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Studente bocciato, il Tar condanna la scuola: 13 mila euro

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Studente bocciato, il Tar condanna la scuola: 13 mila euro

Il ragazzo, che ha disturbi dell’apprendimento, ha subìto “un danno biologico permanente”. I giudici: doveva ricevere un aiuto adeguato.

Il TAR Bologna accoglie il ricorso patrocinato dall’avv. Marco Masi, dichiarando illegittima la mancata promozione dello studente con DSA al quale non sia stato assicurato un piano didattico personalizzato (PDP). La sentenza afferma, per la prima volta in modo così chiaro, un principio riconosciuto nella legge 170/2010: è la scuola che si deve fare carico degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento o con bisogni educativi speciali, anche qualora la famiglia non si sia attivata presentando le c.d. certificazioni. Inoltre, il TAR ha condannato l’Amministrazione al pagamento di €13.783,45, a risarcimento del danno permanente provocato dalle difficoltà relazionali durante l’anno scolastico causate dal mancato riconoscimento delle misure compensative necessarie, anche “tenuto conto della fragilità della personalità di un ragazzo di questa età e della stessa cronicità del disagio patito, destinato a ripercuotersi anche negli anni scolastici successivi”.

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