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Proroga del termine adeguamento Statuti ENP

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Proroga del termine adeguamento Statuti ENP

Ennesima proroga (al 31/05/2021 pv) del termine per adeguare gli statuti di odv, aps, onlus e imprese sociali, con l’inevitabile rinvio della prima operatività del RUNTS.

Sono tanti gli enti no profit tenuti a modificare il proprio statuto, alla luce delle disposizioni del nuovo Codice del Terzo Settore (d.lgs. n. 117/2017) e della riforma dell’ impresa sociale (d.lgs. n. 112/2017), che non vi hanno ancora provveduto.
Si tratta di organizzazioni di volontariato (odv), associazioni di promozione sociale (aps), onlus e imprese sociali che grazie al “decreto sostegni” avranno più tempo per mettersi in regola.
Il termine che, dopo varie proroghe sarebbe scaduto il 31 marzo pv, è stato infatti ulteriormente prorogato e scadrà il prossimo 31 maggio.
Con l’art. 14 comma 2 del decreto legge n. 41/2021 (cd “decreto sostegni”), i termini di cui all’art. 101 comma 2 del d.lgs. n. 117/2017 (odv, aps e onlus) e all’art. 17 comma 3 d.lgs. n. 112/2017 (imprese sociali), sono stati prorogati al 31 maggio 2021 (salvo poi possibili ulteriori proroghe “parlamentari”).
Ne consegue, inevitabilmente, che la prima operatività del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), prevista per fine aprile 2021, slitterà qualche mese in avanti.
Il Ministero del Lavoro, ai sensi dell’art. 30 del DM 106/2020, deve indicare la data di avvio della operatività del RUNTS.
Da quella data inizierà il primo “popolamento” di tale Registro nazionale, con la trasmigrazione in esso di odv e aps oggi iscritte nei registri regionali.
Da tale data sia le onlus che gli altri enti del terzo settore potranno chiedere la iscrizione al RUNTS.
La proroga dei termini per gli adeguamenti statutari (di odv, aps e onlus), introdotta dal recente D.L. n. 41/2021, porta di conseguenza ad un allungamento dei tempi previsti per la operatività del RUNTS.
Gli enti che non vi hanno ancora provveduto possono così sfruttare l’ennesimo rinvio per
Procedere con gli obbligatori adeguamenti.
Nel frattempo si spera che tutta la macchina organizzativa del RUNTS possa concludere i preparativi necessari per la sua piena operatività.
L’avvio del RUNTS rappresenta infatti la prima tappa di attuazione della riforma del terzo settore avviata ormai cinque anni fa e che attende ancora la “prima applicazione”.
Questo ennesimo rinvio si spera possa favorire anche il celere invio, da parte del Ministero del Lavoro alla Commissione Europea, della richiesta di autorizzazione alla attuazione del “pacchetto fiscale” sia del Codice del Terzo Settore che della riforma dell’Impresa Sociale.
La riforma del terzo settore ha indubbiamente un grande valore per il mondo del no profit e per tutto il paese.
L’emergenza che stiamo vivendo imporrebbe una decisa accelerazione nell’ attuazione di tali norme, anche per valorizzare e rilanciare l’impegno solidaristico di tanti.
Accumulare ritardi rischia di compromettere il carattere innovativo della riforma e di demotivare le tante persone che gratuitamente ogni giorno si dedicano al bene comune.

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