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Raccolta fondi: pubblicate le nuove linee guida per gli ETS

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Raccolta fondi: pubblicate le nuove linee guida per gli ETS

Con Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, pubblicato in data 13 giugno 2022, sono state adottate le “Linee guida in materia di raccolta fondi degli Enti del Terzo settore” ai sensi dell’art. 7, comma 2, del D. lgs. n. 117/2017 (Codice del Terzo Settore – CTS).
Ai sensi della norma sopra richiamata, l’attività di raccolta fondi è definita come “il complesso delle attività ed iniziative poste in essere da un ente del Terzo settore al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale, anche attraverso la richiesta a terzi di lasciti, donazioni e contributi di natura non corrispettiva” (art. 7 CTS, comma 1).
Le Linee Guida – provvedimento molto atteso nel mondo del non profit – offrono agli Enti del Terzo Settore (ETS) uno strumento di orientamento nella realizzazione dell’attività di raccolta fondi e si configurano come un documento in grado di sviluppare gli spunti di riflessione che dovessero emergere dalla raccolta ed elaborazione di buone prassi da parte dei soggetti pubblici e privati coinvolti nell’attività di raccolta delle risorse.
È bene specificare (come riporta lo stesso comunicato del Ministro) che, le regole di orientamento sono rivolte a tutti gli Enti del Terzo Settore – indipendentemente da forma giuridica, dimensione, missione, attività, classificazione – e intendono conformare l’attività di raccolta fondi ai principi di verità, trasparenza e correttezza, richiamati espressamente dall’art. 7, comma 2, del CTS.
Il documento ministeriale specifica, poi, che la modalità di raccolta fondi potrà essere sia privata (indirizzata al singolo potenziale donatore), sia pubblica e, in caso di sollecitazione rivolta al pubblico, gli ETS dovranno attenersi al rispetto dei suddetti principi, esplicitati e ribaditi nelle medesime Linee Guida.
Le Linee Guida hanno lo scopo di delineare un quadro di massima non esaustivo, né cogente, delle tecniche di raccolta fondi mediante cui procedere. A titolo esemplificativo si riportano:

  • il Direct mail;
  • il Telemarketing;
  • il face-to-face;
  • il Direct response television;
  • Eventi, anche di piazza;
  • il merchandising;
  • i salvadanai;
  • tramite imprese for profit;
  • attività di sostegno a distanza;
  • i lasciti testamentari;
  • numerazioni solidali;
  • donazioni online.

Infine, va segnalato che il Codice del Terzo Settore prevede per gli ETS che ricorrono all’attività di raccolta fondi precisi obblighi di rendicontazione, diretti a tutelare la fede pubblica, garantire la trasparenza delle attività e consentire agli organi competenti la vigilanza.
In tal senso, tra gli allegati alle Linee Guida, vi sono le specifiche necessarie al fine di poter redigere l’apposito rendiconto e la relazione illustrativa richiesti in occasione dello svolgimento dell’attività di raccolta fondi, con puntuali indicazioni delle casistiche secondo le quali, oltre alla loro redazione, è prevista anche la loro pubblicazione.
Le linee guida si concludono con un modello utilizzabile ai fini della redazione dell’apposito rendiconto (Allegato 1).
Questo Decreto è forse uno dei più importanti ai fini del perseguimento della vita sociale degli ETS i quali, in mancanza dello stesso, nutrivano “profili di incertezza” circa l’effettuazione di tale attività fondamentale (la raccolta fondi) per il sostentamento del loro obiettivo solidaristico.

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