Attestazioni OIV sulla trasparenza e Whistleblowing
#PILLOLE231 E DINTORNI: Notizie ed approfondimenti sul D.lgs. 231/2001
A cura dell’Avv. Valerio Girani in collaborazione con Avv. Camilla Perani
Attestazioni OIV per l’anno 2023
Come noto, amministrazioni pubbliche, enti pubblici economici, ordini professionali, società partecipate e società ed enti di diritto privato in controllo pubblico, sono tenuti a nominare un OIV – Organismo Indipendente di Valutazione (o un organismo con funzioni analoghe) ai fini della valutazione della performance e della trasparenza dell’ente.
In particolare, gli OIV hanno il compito di attestare il corretto assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza ed all’integrità degli enti, nonché l’avvenuta pubblicazione delle informazioni e dei dati per i quali sussistono specifici obblighi previsti dalla legge nella sezione del sito “Amministrazione trasparente” o “Società trasparente” degli enti interessati.
Le attestazioni degli OIV costituiscono lo strumento di cui si avvale ANAC per verificare il corretto assolvimento, da parte degli enti sopra citati, degli obblighi in tema di trasparenza ai sensi della L. 190/2012 e del d.lgs. n. 33/2013.
Tanto premesso, si segnala che, con delibera n. 203 del 17 maggio 2023, ANAC ha previsto che gli OIV sono tenuti ad attestare la pubblicazione dei dati previsti dalla legge in tema di trasparenza al 30 giugno 2023. L’attestazione, con la scheda delle verifiche della rilevazione dei dati, dovrà essere pubblicata a cura del RPCT dell’ente interessato nella sezione “Amministrazione trasparente” o “Società trasparente” entro il 31 luglio 2023.
Ebbene, con la citata delibera, ANAC ha previsto una “novità” per l’anno 2023. Infatti, ai fini dello svolgimento delle verifiche sull’assolvimento degli obblighi di trasparenza con rilevazione al 30 giugno 2023, gli OIV saranno tenuti ad utilizzare un’applicazione web che sarà resa disponibile sul sito dell’ANAC, con le istruzioni per l’utilizzo. L’accesso all’applicazione sarà possibile previa registrazione dell’utente, con attivazione del profilo OIV. Dunque, l’applicativo permetterà agli OIV di documentare le verifiche effettuate in apposita scheda di rilevazione al 30 giugno 2023, di convalidare tali verifiche entro il 31 luglio 2023 e di trasmetterle all’Autorità per le successive attività di vigilanza, nonché di estrarre l’attestazione e la scheda di rilevazione per la pubblicazione nella sezione “Amministrazione trasparente” o “società trasparente”. Dopo la pubblicazione dell’attestazione dell’OIV, il RPCT dovrà assumere le iniziative utili (misure di trasparenza) a superare eventuali criticità segnalate dagli Organismi, entro il 30 novembre 2023. Gli OIV che hanno segnalato carenze di pubblicazione nella colonna “completezza di contenuto”, dovranno monitorare le misure di adeguamento adottate dagli enti, con annotazione degli esiti di tale monitoraggio in apposita scheda fornita dall’applicativo web, entro il 30 novembre 2023. La scheda di monitoraggio, estraibile dall’applicazione, sarà pubblicata entro il 10 dicembre 2023. Al momento, si è ancora in attesa delle istruzioni per l’utilizzo dell’applicazione web, da parte di ANAC.
Proposto alla Camera emendamento di Confindustria sul whistleblowing per proroga entrata in vigore della nuova disciplina al 15 ottobre 2023
Tornando sul tema del whistleblowing (sul punto, si richiama la precedente nota informativa “#pillole231 e dintorni” n. 1 di marzo 2023), si segnala che, in sede di esame parlamentare di conversione del D.L. 10 maggio 2023, n. 51 (“Disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale”), è stato presentato un emendamento (n. 10.06, Lucaselli) da Confindustria in tema della nuova normativa sul whistleblowing, di cui al d.lgs. 10 marzo 2023, n. 24.
La modifica avanzata mira a differire al 15 ottobre 2023 il termine di efficacia fissato dal d.lgs. n. 24/2023 per le imprese con più di 249 dipendenti, attualmente fissato al 15 luglio 2023, per consentire alle società di potersi adeguare alle linee guida di ANAC, ad oggi ancora in via di consultazione all’indirizzo
https://www.anticorruzione.it/-/schema.linee.guida.whistleblowing.
Tali linee guida, prima di essere adottate in via definitiva, dovranno essere esaminate dal Garante per la protezione dei dati personali, che esprimerà il proprio parere.
L’emendamento avanzato da Confindustria, dunque, ha l’intento di voler concedere “più tempo” alle società, per adeguarsi alle indicazioni che verranno stabilite dall’Autorità Anticorruzione.
Sul punto, seguiranno aggiornamenti.
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