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Reati 231: novità in arrivo

Reati 231: novità in arrivo

#PILLOLE231 E DINTORNI: Notizie ed approfondimenti sul D.lgs. 231/2001

A cura dell’Avv. Valerio Girani in collaborazione con Avv. Camilla Perani

Approvazione del DDL Cybersicurezza e modifica dei delitti informatici

Il DDL contenente “Disposizioni in materia di rafforzamento della cyber sicurezza nazionale e di reati informatici”, già approvato dalla Camera dei Deputati il 15 maggio u.s., è stato ora approvato anche dal Senato lo scorso 19 giugno.
In generale, la riforma mira ad aumentare la sicurezza informatica per la difesa da attacchi cibernetici e prevede misure volte al contrasto del cyber crime e degli attacchi a sistemi telematici e banche dati.
Vengono inasprite le sanzioni previste per i reati informatici, in particolare per le truffe on-line, e si prevede l’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di segnalare gli attacchi informatici all’Agenzia per la cybersicurezza entro 24 ore, nonché di nominare un referente per la sicurezza.
Per quanto qui di interesse, la riforma ha inciso anche sul fronte della responsabilità amministrativa degli enti di cui al d.lgs. 231/2001.
In primo luogo, sono state modificate le fattispecie incriminatrici già previste dall’art. 24-bis, d.lgs. 231/2001, sui “delitti informatici e trattamento illecito dei dati personali”, sia sotto il profilo della descrizione delle condotte, sia sotto il profilo dell’inasprimento delle sanzioni.
Inoltre, è stata introdotta una nuova fattispecie che riguarda l’ipotesi aggravata di estorsione realizzata mediante reati informatici (nuovo comma 3, art. 629 c.p.).
Ad oggi, la legge è in attesa di essere promulgata. Di tali novità, si dovrà tenere conto nei Modelli Organizzativi 231 adottati.

 

In dirittura d’arrivo il DDL Nordio che modifica i reati contro la PA

Il 18 giugno si è concluso in Commissione Giustizia alla Camera l’esame del DDL Giustizia, recante “Modifiche al Codice Penale, al Codice di Procedura Penale, all’ordinamento giudiziario e al Codice dell’Ordinamento Militare” (c.d. DDL Nordio), già approvato dal Senato il 12 febbraio u.s..
Il testo, dal 24 giugno, è quindi passato all’esame della Camera dei Deputati nello stessa formulazione approvata dal Senato.
Tra le numerose novità, si segnala che (come già riportato nella precedente nota informativa “#pillole231 e dintorni” n. 2 di febbraio 2024) la riforma prevede l’abrogazione del reato di “abuso d’ufficio” (art. 323 c.p.) e la modifica del reato di “traffico di influenze illecite” (art. 346-bis c.p.), già richiamati dall’art. 25, d.lgs. 231/2001, sui delitti contro la Pubblica Amministrazione.
Il reato di “abuso d’ufficio” era già stato oggetto di modifiche nel 2020 con il c.d. decreto semplificazioni, che aveva previsto una restrizione delle condotte punibili. Ora, con la riforma, tale reato viene definitivamente eliminato dall’ordinamento giuridico.
Per quanto riguarda la nuova formulazione del reato di “traffico di influenze illecite”, viene ristretto l’ambito di applicazione ai casi in cui le relazioni del mediatore con il pubblico ufficiale siano esistenti (e non asserite) e siano state effettivamente utilizzate allo scopo di farsi dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità come remunerazione del pubblico ufficiale, in relazione all’esercizio delle sue funzioni.
Tali novità dovranno essere recepite nei Modelli Organizzativi 231 adottati.
Per il resto, il DDL interviene su ulteriori aspetti penali, sia processuali che sostanziali, come le limitazioni alla pubblicazione delle intercettazioni, l’obbligo di interrogatorio preventivo della persona sottoposta ad indagini preliminari in taluni casi di richiesta di applicazione di misura cautelare, la collegialità affidata a tre Giudici anziché al solo GIP nei casi di misura cautelare del carcere (entrata in vigore tra due anni) e il divieto di appello del PM contro le sentenze di proscioglimento per i reati meno gravi.
Come detto, il testo è approdato alla Camera il 24 giugno; salvo sorprese, la decisione finale è prevista entro il mese di luglio.

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